martedì 22 settembre 2009

Le frasi indimenticabili di New Moon

twilight
 




Bella

Prenditi pure la mia anima. Senza di te non mi serve: è già tua.


Non mi concedevo mai di pensare a lui. In questo cercavo di essere molto rigida. Ovviamente, ogni tanto cedevo;
in fondo ero un essere umano. Ma pian piano ci avevo fatto il callo, tanto da riuscire a evitare il dolore per giorni interi.
Il prezzo da pagare era un interminabile annebbiamento. Tra il dolore e il nulla, avevo scelto il nulla.


Bella: "E le tue distrazioni?"

Rise, ma senza la minima traccia di buonumore.

Edward: "Faceva parte della bugia, amore mio. Non sono mai riuscito a cancellare... l'agonia. Il mio cuore non batteva da quasi novant'anni, ma stavolta è andata diversamente. Non lo sentivo più, al suo posto c'era un vuoto. Come se ti fossi portata via tutto ciò che avevo dentro."


Edward
"
Prima di te, Bella, la mia vita era una notte senza luna.

Molto buia, ma con qualche stella: punti di luce e razionalità...

Poi hai attraversato il cielo come una meteora.

All'improvviso, tutto ha preso fuoco: c'era luce, c'era bellezza.

Quando sei sparita, la meteora è scomparsa dietro l'orizzonte e il buio è tornato.

Non era cambiato nulla, ma i miei occhi erano rimasti accecati. Non vedevo più le stelle.

Niente aveva più senso."


Desideravo credergli. Ma stava descrivendo la mia vita senza di lui, non il contrario.


Edward: "Ti sei davvero lasciata tutto alle spalle, come desideravo?

Tutto sommato sarebbe... giusto. Non contesterò la tua decisione. Perciò non temere la mia reazione, ti prego.

Dimmi solo se dopo tutto ciò che ti ho fatto puoi ancora amarmi o no. Puoi?", sussurrò.
Bella: "Ma che razza di domanda scema è questa?"


Edward: "Ti prego, rispondi. Per favore."
Lo guardai cupa, per un istante interminabile.

Bella: "Ciò che provo per te non cambierà mai. Certo che ti amo... e tu non puoi farci niente!"


Edward: "Non avevo bisogno di sentire altro".


Non riuscivo a staccare lo sguardo dal volto di Edward.

Lo fissavo e desideravo più di ogni altra cosa che il futuro non arrivasse mai.

Che quel momento potesse durare in eterno o, al contrario, che cessasse portandomi con sé.


Bella

Solo un luogo aveva quel requisito. Un luogo che sarebbe appartenuto sempre e soltanto a lui, e a nessun'altro.

Un posto magico, pieno di luce. La bella radura che avevo visto una volta sola in vita mia, illuminata dal sole e dalla sua pelle sfavillante.

L'idea poteva avere conseguenze negative: troppo rischio e troppo dolore. Sentivo una fitta e un vuoto dentro al solo pensiero!

Era difficile non tradire emozioni. Ma di sicuro, là, come in nessun altro luogo, sarei riuscita a sentire la sua voce

Bella

Non potevo pensarci, ma dovevo ricordare. Perché c'era una sola cosa alla quale dovevo credere se volevo continuare a vivere:

la certezza della sua esistenza. Per me era tutto. Al resto avrei saputo resistere. A patto che lui fosse ancora vivo e reale.



Si, era come se qualcuno fosse morto.
Come se fossi morta io. Era stato molto peggio che perdere l'amore più vero, cosa che, da sole, era sufficente a uccidere.
Avevo perso un futuro, una famiglia, la vita che avevo scelto




Bella

Ricordare era vietato. Dimenticare mi faceva paura


Edward

Non sono in grado di vivere se al mondo non ci sei tu, Bella. Lo vedevo nel tuo sguardo, sembravi sinceramente convinta che non ti volessi più. L'idea più assurda e ridicola... Come se io potessi mai trovare il modo di esistere senza aver bisogno di te.

Bella

Le sue labbra lisce come il vetro mi sfioravano i capelli, la fronte, la punta del naso. Ogni volta svegliava il mio cuore assopito con una scossa elettrica. L'eco dei suoi battiti si perdeva nella stanza.
Era il Paradiso... ma al centro esatto dell'Inferno

Se non altro, prima di morire, avrei passato del tempo assieme a lui. Meglio che vivere a lungo senza.

Ci trovammo entrambi in pericolo di morte. Eppure, in quell'istante, mi sentii bene. Intera. Finalmente sentivo il cuore pompare nel petto, il sangue scorrere caldo e veloce nelle vene. I miei polmoni si riempirono del dolce profumo della sua pelle. La voragine si era chiusa senza lasciare traccia. Mi sentivo perfetta, come se la ferita non si fosse mai spalancata.



Bella

"Pensi che migliorerò mai?", chiesi più a me stessa che a lui. "Che un giorno il mio cuore la smetterà di cercare di uscirmi dal petto ogni volta che mi sfiori?"

Bella

Quella voce l'avrei riconosciuta ovunque; la riconoscevo sempre con emozione, che fossi sveglia, addormentata... persino da morta.

La voce per cui ero disposta a camminare nel fuoco, oppure, senza esagerare, a sguazzara una vita intera sotto un'interminabile pioggia fredda.







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